Passeggiata nei boschi bassanesi: alto rischio incendi
- Lorenzo Bonaccorsi
- 15 gen 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Il 2023 è stato l’anno con la temperatura media mondiale più alta mai registrata, mentre in Italia si è classificato come il secondo anno più caldo di sempre, subito dopo il 2022. Dati che impongono una riflessione urgente sulle conseguenze del cambiamento climatico e sulle misure necessarie per limitare i rischi sul territorio.
Negli ultimi giorni le temperature si sono abbassate e in montagna è caduta neve, ma solo sopra i 1500 metri e in quantità ridotta, insufficiente a ristabilire condizioni favorevoli e a garantire un adeguato equilibrio ambientale.
Emblematica la situazione osservata lo scorso 30 dicembre sul monte Caina, dove in alcuni tratti era possibile camminare in maniche corte. Una condizione anomala per la stagione invernale, che ha messo in evidenza uno scenario preoccupante e pericoloso.
La mancanza di umidità e le temperature sopra la media accrescono il rischio di incendi boschivi. In caso di roghi, le conseguenze per l’ambiente e per la sicurezza della popolazione potrebbero essere drammatiche.
La situazione richiede quindi attenzione e interventi mirati per rafforzare la prevenzione, tutelare i boschi e aumentare la consapevolezza collettiva di fronte a un fenomeno che non può più essere considerato straordinario, ma parte della nuova normalità climatica.





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