Nuovo bando per l'integrazione scolastica: preoccupano i tagli agli operatori socio-sanitari
- Lorenzo Bonaccorsi
- 30 apr 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Il nuovo bando per l’integrazione scolastica prevede un taglio di 32.000 ore di lavoro degli operatori socio-sanitari (OSS), una misura che rischia di compromettere gravemente l’inclusione e l’accesso alla scuola per bambini e bambine con disabilità grave.
Una riduzione di tale portata rappresenta un duro colpo per migliaia di famiglie già in difficoltà, costrette a confrontarsi con la prospettiva di un’offerta scolastica meno adeguata e di un’assistenza sanitaria insufficiente.
È fondamentale ricordare che insegnanti di sostegno e operatori socio-sanitari svolgono ruoli diversi e complementari: non possono essere considerati figure intercambiabili. La perdita di ore dedicate agli OSS rischierebbe non solo di abbassare la qualità dell’integrazione scolastica, ma anche di indebolire il supporto sanitario necessario per gli studenti con disabilità.
Su questo tema è stata lanciata una petizione, che conclude con un appello chiaro:
“Convinti che un servizio di vera integrazione scolastica, un servizio di qualità, costituisca un’occasione di crescita non solo per i nostri figli con disabilità, ma anche per i loro compagni, nella speranza che questa missiva, segno di una reale sofferenza vissuta sulla pelle dei nostri bambini, e di fondate preoccupazioni, possa essere un punto di inizio per la creazione di un percorso che porti nell’Area Pedemontana una vera e costruttiva sinergia tra le famiglie, i loro Sindaci, e la dirigenza Sanitaria, che punti ad essere una zona di eccellenza nell’integrazione scolastica, un esempio di inclusione da seguire per tutte le altre aree del Veneto e non solo”.




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