Ddl Sicurezza, norma contro le occupazioni abusive: populismo di bassa lega, norma securitaria che ancora una volta reprime gli ultimi e i bisognosi.
- Mattia Stella
- 12 set 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Non è con la criminalizzazione che si affronta una seria politica sociale all’abitazione. Il diritto sociale all’abitazione, sancito anche dalla Carta sociale europea, ad avere accesso ad un alloggio adeguato e a un prezzo ragionevole per tutti e una politica degli alloggi mirante a soddisfare i fabbisogni di tutte le categorie svantaggiate è totalmente fallimentare in Veneto.
Tuttavia, ancora una volta la Lega gioisce per l’approvazione di norme dell’ennesimo pacchetto sicurezza che affliggono gli ultimi attraverso il ricorso al circuito carcerario-penale.
Non è una novità: la legge regionale del Veneto sull’edilizia residenziale pubblica è stata recentemente dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale nella parte in cui prevedeva la residenza protratta in Veneto per almeno cinque anni per avere diritto alla casa.

E così che il Veneto della Lega pensava e pensa di garantire il diritto sociale inviolabile all’abitazione: mettendo assieme norme repressive, totale inefficacia nella costruzione e gestione delle politiche abitative, assistendo alla svendita del patrimonio di edilizia residenziale pubblica mentre si ipotecano fondi per sostenere la legacy delle insostenibili Olimpiadi Milano-Cortina 2026, 500.000 ciascuno degli anni del triennio 2025-2027, come dal collegato alla legge di stabilità 2025, recentemente approvato dalla Giunta regionale. E forse è per questo che gioisce di una “vittoria” nazionale: per dimenticare il totale fallimento delle politiche abitative in Veneto.
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