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Piano Cave Regione Veneto. “Offensive le accuse della Consigliera Rizzotto: è pericoloso per l’interesse collettivo ridurre a contrapposizione personale un tema importante"

“La collega Rizzotto è evidentemente troppo occupata a impedire alle opposizioni le audizioni in commissione sulle modifiche del Piano Cave, e lancia accuse clamorose quanto offensive e infondate. La invitiamo a studiarsi le carte della sua stessa commissione così da evitarsi figuracce. Ci attribuisce la diffusione di fake news, ma prima di lasciarsi andare in accuse gravi farebbe bene a dedicarsi alla lettura della modifica dell’articolo 5 comma 8 del Piano Cave, solo così potrà rendersi conto del fatto che i volumi autorizzati di ghiaia e sabbia sono passati da 9,5 del piano del 2018 ai 14,5 milioni come da modifica approvata giovedì 27 febbraio. La collega dovrebbe sapere che la matematica non è opinione e che l’incremento concesso è del 53%

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Nel dettaglio, l’ambito di Treviso passa da 0 a 2,5 milioni di metri cubi, l’ambito di Verona da 5 a 8,5 milioni, l’ambito a cavallo tra Vicenza e Treviso passa a 3,5.


Troviamo altamente offensive le dichiarazioni di una collega consigliere, la quale abbandona spesso e volentieri il ruolo istituzionale di Presidente di commissione. Cogliamo l’occasione per ricordarle di ricoprire il ruolo di Presidente di tutti i commissari, e non solamente quello dei suoi colleghi di partito. Può sempre trarre esempio dalle prassi e dal contegno istituzionale dei Presidenti delle altre commissioni.


In ambito di fake news poi, sul fronte occupazionale, alla collega sembra sfuggire che i posti di lavoro prodotti dalle cave sono numericamente esigui; inoltre, sul tema dell’approvvigionamento dimostra di non conoscere le cosiddette ‘riserve’, ovvero la quantità di ghiaia e sabbia già autorizzata in passato, considerata sotto la voce: “Diritti acquisiti”, che solo per la provincia di Treviso è di circa 50 milioni di metri cubi, tutti purtroppo ancora da scavare.


Il nostro territorio è vittima della visione leghista, che insaziabilmente spinge per scavare ancora e ancora, massacrando quel che rimane dei campi della nostra regione.


Ci sono, poi, decisioni, come quella di non aver posto una quota minima obbligatoria di utilizzo degli inerti nelle infrastrutture stradali e ferroviarie disastrose per il nostro territorio, che riteniamo violare anche gli articoli 9 e 41 della costituzione che tutela l’ambiente. Nel 2018 fu proprio la Rizzotto a bocciare i nostri emendamenti che prevedevano che una infrastruttura dovesse utilizzare almeno il 30% di inerti riciclati. La collega preferisce trasformare in discariche le ex cave riempiendole di inerti, anziché utilizzarli al posto della ghiaia: Tutto questo per la gioia delle imprese di escavazione, ma in conflitto con quanto indicato da Unione Europa e l’ONU, che hanno posto tra gli obiettivi della sostenibilità e dell’economia circolare il riciclo dei materiali per contrastare il consumo di risorse ambientali.” Lo dichiarano i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde).

 
 
 

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#LA BUONA AMMINISTRAZIONE

Sono nato e risiedo con la mia famiglia a Bassano del Grappa (Vi). Perito agrario dal 1990 e  fisioterapista dal 1997. Ho potuto lavorare per molti anni presso l’Ospedale di San Bassiano. Dopo l’esperienza in Consiglio comunale a Bassano, eletto Consigliere comunale nella lista civica ‘Bassano per Tutti’, ho aderito al progetto di Europa Verde candidandomi nel 2020 al Consiglio regionale. Nel luglio 2024, da primo dei non eletti, subentro alla Consigliera Cristina Guarda ora euro parlamentare per European Green Party. Da sempre, sono impegnato nella mobilità sostenibile. Da padre mi sforzo di guardare il mondo attraverso gli occhi dei miei figli, costruendo ponti, per citare Alex Langer.

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