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Nuovo Ponte di Debba (Vi): emblema di scelte politiche scellerate.

  • Immagine del redattore: Mattia Stella
    Mattia Stella
  • 24 gen
  • Tempo di lettura: 2 min

21 milioni di euro per un progetto il cui unico "merito" sarà quello di incrementare il traffico veicolare imponendo anche una ferita insanabile al paesaggio. Se da una Provincia - ente che per competenze dovrebbe avere una vocazione ecologica -  ci si attendono scelte rispettose dei paesaggi storici e dell’ambiente, una razionalizzazione del traffico e un utilizzo ragionato delle risorse economiche e sulla base di scelte tecniche ponderate, il nuovo ponte di Debba incarna invece l’esatto opposto. Tra i rischi emergono quello di compromettere in breve tempo la percorribilità delle strade comunali, oltre a quello di stravolgere il paesaggio: la nuova opera verrebbe ad avere un impatto irreversibile sulle zone coinvolte nel progetto, ed in particolare sulla visuale di Villa Businello Morassutti, ma anche sull’abitato di San Pietro Intrigogna, che verrebbe ad essere chiuso a nord da un rilevato stradale di molti metri al di sopra del piano campagna. Alcune alternative erano state avanzate. Quindi, colpisce, da un punto di vista progettuale, che seppure i fondi fino a qui stanziati, il secondo stralcio navighi a vista. Con importi simili avremmo potuto fornire grande slancio al turismo lento, a un trasporto locale efficiente e creare nuova attrattività nel territorio.

Vicenza patisce una notevole presenza di auto sulle strade, con tutte le conseguenze che questo comporta. Il ricorso costante a nuovi viadotti, e altre infrastrutture simili, non limita il traffico, anzi ne favorisce l'incremento, soprattutto se dal nulla sbuca una nuova connessione all’autostrada A4. Considerando lo stato di salute del servizio di trasporto pubblico locale, ci chiediamo se ambiente e cittadini debbano sempre essere le vittime eccellenti di scelte prese dall’alto, a livello politico. Alla provincia chiediamo un cambio di passo perché il cemento non è mai a impatto zero, soprattutto in zone che già hanno conosciuto la potenza incontrollata dell’acqua.




 
 
 

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#LA BUONA AMMINISTRAZIONE

Sono nato e risiedo con la mia famiglia a Bassano del Grappa (Vi). Perito agrario dal 1990 e  fisioterapista dal 1997. Ho potuto lavorare per molti anni presso l’Ospedale di San Bassiano. Dopo l’esperienza in Consiglio comunale a Bassano, eletto Consigliere comunale nella lista civica ‘Bassano per Tutti’, ho aderito al progetto di Europa Verde candidandomi nel 2020 al Consiglio regionale. Nel luglio 2024, da primo dei non eletti, subentro alla Consigliera Cristina Guarda ora euro parlamentare per European Green Party. Da sempre, sono impegnato nella mobilità sostenibile. Da padre mi sforzo di guardare il mondo attraverso gli occhi dei miei figli, costruendo ponti, per citare Alex Langer.

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