La montagna che vogliamo: comunità, identità e partecipazione
- Lorenzo Bonaccorsi
- 14 set
- Tempo di lettura: 2 min
Ieri sera, a Schio, ho avuto il piacere di partecipare a un incontro di grande valore culturale e civile, organizzato con il patrocinio del Comune, dall’associazione Restart e dalla Libreria QuiVirgola. L’appuntamento rientrava in una rassegna di quattro serate con autori di rilievo ed è stato dedicato a Marco Albino Ferrari e al suo libro La montagna che vogliamo. Un manifesto per la montagna, che ho scelto di portare con me anche a casa.
La relazione dell’autore, le domande del pubblico e il dibattito che ne è seguito hanno evidenziato un tema centrale: ripensare la montagna in chiave di comunità, investendo non solo in infrastrutture ma soprattutto in aggregazione, senso di appartenenza e identità dei territori.
La cornice dell’incontro, la Contrà Zaffonati, nei pressi di Bosco di Tretto, ha reso ancora più significativo il messaggio: un luogo che racconta la capacità delle persone che vivono nelle contrade e nelle terre alte – spesso anche arrivate da fuori – di costruire comunità accoglienti, solidali e vitali.
Il confronto con i partecipanti è stato ricco e stimolante, arricchito dalla presenza della portavoce provinciale di Europa Verde, Erica Ceola. Una soddisfazione personale è stata partecipare all’evento con mia suocera, cresciuta sui monti della Carnia, testimone diretta dei profondi cambiamenti che queste terre hanno conosciuto, e con mia moglie, che ha seguito con grande interesse il dibattito.
Il messaggio emerso è chiaro: la montagna non può essere rilanciata solo attraverso fondi straordinari, come i 200 milioni previsti dalla legge Calderoli, o attraverso il “doping economico-finanziario” delle Olimpiadi invernali. Le risorse economiche, se calate dall’alto, non bastano. È necessario un percorso di partecipazione, collaborazione e co-progettazione che coinvolga comunità locali, istituzioni e tutti gli attori che vivono quotidianamente questi territori, valorizzando davvero chi conosce e abita la montagna.





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