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La montagna che vogliamo: comunità, identità e partecipazione

Ieri sera, a Schio, ho avuto il piacere di partecipare a un incontro di grande valore culturale e civile, organizzato con il patrocinio del Comune, dall’associazione Restart e dalla Libreria QuiVirgola. L’appuntamento rientrava in una rassegna di quattro serate con autori di rilievo ed è stato dedicato a Marco Albino Ferrari e al suo libro La montagna che vogliamo. Un manifesto per la montagna, che ho scelto di portare con me anche a casa.


La relazione dell’autore, le domande del pubblico e il dibattito che ne è seguito hanno evidenziato un tema centrale: ripensare la montagna in chiave di comunità, investendo non solo in infrastrutture ma soprattutto in aggregazione, senso di appartenenza e identità dei territori.


La cornice dell’incontro, la Contrà Zaffonati, nei pressi di Bosco di Tretto, ha reso ancora più significativo il messaggio: un luogo che racconta la capacità delle persone che vivono nelle contrade e nelle terre alte – spesso anche arrivate da fuori – di costruire comunità accoglienti, solidali e vitali.


Il confronto con i partecipanti è stato ricco e stimolante, arricchito dalla presenza della portavoce provinciale di Europa Verde, Erica Ceola. Una soddisfazione personale è stata partecipare all’evento con mia suocera, cresciuta sui monti della Carnia, testimone diretta dei profondi cambiamenti che queste terre hanno conosciuto, e con mia moglie, che ha seguito con grande interesse il dibattito.


Il messaggio emerso è chiaro: la montagna non può essere rilanciata solo attraverso fondi straordinari, come i 200 milioni previsti dalla legge Calderoli, o attraverso il “doping economico-finanziario” delle Olimpiadi invernali. Le risorse economiche, se calate dall’alto, non bastano. È necessario un percorso di partecipazione, collaborazione e co-progettazione che coinvolga comunità locali, istituzioni e tutti gli attori che vivono quotidianamente questi territori, valorizzando davvero chi conosce e abita la montagna.


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#LA BUONA AMMINISTRAZIONE

Sono nato e risiedo con la mia famiglia a Bassano del Grappa (Vi). Perito agrario dal 1990 e  fisioterapista dal 1997. Ho potuto lavorare per molti anni presso l’Ospedale di San Bassiano. Dopo l’esperienza in Consiglio comunale a Bassano, eletto Consigliere comunale nella lista civica ‘Bassano per Tutti’, ho aderito al progetto di Europa Verde candidandomi nel 2020 al Consiglio regionale. Nel luglio 2024, da primo dei non eletti, subentro alla Consigliera Cristina Guarda ora euro parlamentare per European Green Party. Da sempre, sono impegnato nella mobilità sostenibile. Da padre mi sforzo di guardare il mondo attraverso gli occhi dei miei figli, costruendo ponti, per citare Alex Langer.

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