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L’assessore regionale De Berti a caccia di concessioni per la CAV, altre entrate per coprire il buco della Superstrada Pedemontana trascurando la manutenzione delle autostrade.

  • Immagine del redattore: Mattia Stella
    Mattia Stella
  • 4 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Incontro romano tra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, e L’Assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, per parlare del futuro di CAV, la società Concessioni Autostradali Venete, soci ANAS e Regione del Veneto. A quanto risulta, l’obiettivo è quello di riuscire ad ottenere anche la gestione del tratto autostradale della A4 Brescia Padova, un boccone molto succulento per i profitti di questo trafficatissimo tratto autostradale.

A questo punto ci tocca ricordare che con il bilancio votato lo scorso dicembre, gli utili di CAV, ben 26 milioni e mezzo di euro, sono stati utilizzati per coprire i debiti generati dalla Superstrada Pedemontana Veneta, opera che, se tutto va bene, creerà fino al 2064 un buco annuo da 150 milioni di euro.

L’Assessora De Berti sostiene che gli utili derivanti da questo accordo verrebbero destinati ai territori, e allora è meglio avere più chiarezza su questo, perché temiamo che all’orizzonte si profili un altro giochetto con gli utili autostradali utilizzati per coprire gli errori di Zaia commessi con la terza convenzione SIS-Regione anziché utilizzarli per le manutenzioni di manti stradali, parapetti, ponti, marciapiedi, rotonde, piste ciclabili, interventi utili alla sicurezza stradale, elettrificazioni di tratti ferroviari (ad esempio come la Valsugana nella parte veneta, il tratto Schio – Vicenza, ecc.), potenziamento del sistema ferroviario per l’utenza dei pendolari.

VI sono esempi di mancata manutenzione cui non vorremmo più assistere: la tragedia del Ponte Morandi e quella del cavalcavia di Mestre con 23 vittime a causa di parapetti vecchi e con i buchi.

È certamente preferibile e auspicabile, a nostro avviso, che le entrate derivanti da questo ventilato accordo vengano destinate per il trasporto su rotaia, come per progetti come quello della SFMR, la metropolitana di superficie, utile ad abbassare il traffico su strada aumentando la sicurezza stradale e diminuendo lo smog da autoveicoli, anziché farle risucchiare dalla voragine SPV.



 
 
 

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#LA BUONA AMMINISTRAZIONE

Sono nato e risiedo con la mia famiglia a Bassano del Grappa (Vi). Perito agrario dal 1990 e  fisioterapista dal 1997. Ho potuto lavorare per molti anni presso l’Ospedale di San Bassiano. Dopo l’esperienza in Consiglio comunale a Bassano, eletto Consigliere comunale nella lista civica ‘Bassano per Tutti’, ho aderito al progetto di Europa Verde candidandomi nel 2020 al Consiglio regionale. Nel luglio 2024, da primo dei non eletti, subentro alla Consigliera Cristina Guarda ora euro parlamentare per European Green Party. Da sempre, sono impegnato nella mobilità sostenibile. Da padre mi sforzo di guardare il mondo attraverso gli occhi dei miei figli, costruendo ponti, per citare Alex Langer.

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