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Diga Vanoi: Zaia ricorda che non possiamo permetterci un altro Vajont, ma la sua stessa maggioranza fa un buco nell’acqua e ne esce spaccata.

  • Immagine del redattore: Mattia Stella
    Mattia Stella
  • 30 gen
  • Tempo di lettura: 2 min

I pareri contrari a quest’opera non si contano più, a partire da quello delle Province di Belluno e Trento, dei tecnici della Regione Veneto, di tanti consigli comunali, di molti amministratori locali, di chi ha partecipato ai dibattiti pubblici gestiti dal Consorzio di Bonifica che hanno visto volutamente esclusa la provincia interessata e delle migliaia di cittadini che hanno sottoscritto la petizione consegnata in Consiglio regionale. Il Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea, Maroš Šefčovič, ha affermato che in questa fase, non si può escludere che il progetto relativo al serbatoio, se realizzato, avrà un impatto negativo sul deflusso del fiume, mentre il Presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito l’ovvio: non possiamo permetterci un altro Vajont. Noi di Europa Verde abbiamo espresso da subito il nostro NO a un enorme invaso da 33 milioni di metri cubi d'acqua incastrata tra montagne fragili, sospesa su una fetta di Veneto dove vivono centinaia di migliaia di cittadini. Chi invece rifiuta di esprimersi concretamente alla luce di questi NO è la Lega, la stessa Lega che governa in territori dove i cittadini non vogliono questa specifica diga. La Lega perde l’occasione per porre fine al cerchiobottismo e si inventa la libertà di coscienza segmentata territorialmente che le consente di votare sì diga a Cittadella e no diga a Belluno, mentre a Venezia è un NI.  Pensando alla SPV e al Ponte sullo Stretto, anche i sassi hanno compreso che le infrastrutture non sono il piatto forte di questo partito. Inoltre, riteniamo che i cittadini non dimenticheranno l’ambiguità di questa maggioranza, di coloro che sono stati chiamati a sedersi in Consiglio regionale per prendere decisioni e non per proporre sotterfugi pur di non scontentare qualcuno.



 
 
 

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#LA BUONA AMMINISTRAZIONE

Sono nato e risiedo con la mia famiglia a Bassano del Grappa (Vi). Perito agrario dal 1990 e  fisioterapista dal 1997. Ho potuto lavorare per molti anni presso l’Ospedale di San Bassiano. Dopo l’esperienza in Consiglio comunale a Bassano, eletto Consigliere comunale nella lista civica ‘Bassano per Tutti’, ho aderito al progetto di Europa Verde candidandomi nel 2020 al Consiglio regionale. Nel luglio 2024, da primo dei non eletti, subentro alla Consigliera Cristina Guarda ora euro parlamentare per European Green Party. Da sempre, sono impegnato nella mobilità sostenibile. Da padre mi sforzo di guardare il mondo attraverso gli occhi dei miei figli, costruendo ponti, per citare Alex Langer.

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