Una grande manifestazione per la pace nell'Altopiano dei Sette Comuni
- Lorenzo Bonaccorsi
- 28 set
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Ieri pomeriggio l’Altopiano dei Sette Comuni è stato teatro di una straordinaria manifestazione per la pace, che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone.
L’iniziativa, inizialmente prevista nel Piazzale degli Eroi di Asiago, davanti al Sacrario Militare, si è spostata al Palazzetto dello Sport di Gallio a causa del maltempo, senza però perdere forza ed entusiasmo. La sala gremita ha accolto con attenzione e partecipazione numerosi interventi dedicati ai temi del disarmo, del genocidio in Palestina e, più in generale, della condanna di tutte le guerre. Il messaggio condiviso da tutti i relatori è stato chiaro: far tacere le armi, fermare la violenza e costruire un cammino di pace e giustizia.
La manifestazione è stata promossa dalle Associazioni dell’Altopiano per la Pace, con il patrocinio dei Comuni di Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana Conco, Rotzo e dell’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni. Numerose le adesioni, tra cui realtà di rilievo come Libera, Medici con l’Africa CUAMM, ANPI, CGIL SPI, Auser, GAS Altopiano Sette Comuni, l’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione, insieme a tante altre associazioni locali da sempre impegnate nella cultura della solidarietà, della memoria e della pace.
Molti cittadini hanno sottolineato che da tempo sull’Altopiano non si registrava una manifestazione di simile portata e partecipazione. Gli applausi, i momenti di commozione e l’attenzione del pubblico hanno testimoniato il successo dell’iniziativa e il valore del lavoro degli organizzatori, ai quali va un sentito ringraziamento.
Il contesto stesso ha reso ancora più significativo il messaggio lanciato: proprio queste montagne, segnate dalla Prima guerra mondiale, hanno ricordato a tutti che la pace non è mai scontata e va continuamente difesa e promossa.
L’auspicio è che la comunità dei Sette Comuni possa continuare su questa strada, mantenendo vivo l’entusiasmo e promuovendo nuove occasioni di riflessione e partecipazione. Un segnale forte, che chiede ai rappresentanti istituzionali, a tutti i livelli, di prendere le distanze dalle guerre e dal genocidio in atto a Gaza, sostenendo la dignità dei popoli e la causa della pace.

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