Renzo Masolo (AVS): “Falda contaminata a Trento, servono bonifiche, non opere che aggravano il rischio ambientale. Pericolo per il Veneto, miei appelli e interrogazioni completamente ignorati!”
- Lorenzo Bonaccorsi
- 24 ott
- Tempo di lettura: 2 min
«I dati pubblicati dall’Osservatorio Ambientale e per la Sicurezza del Lavoro lo scorso 21 ottobre parlano chiaro: la falda acquifera di Trento è gravemente contaminata. Le analisi effettuate a luglio mostrano concentrazioni di piombo, ferro, nitriti e idrocarburi policiclici aromatici decine, e in alcuni casi centinaia di volte, superiori ai limiti di legge. È la conferma di un disastro ambientale che non può più essere minimizzato né nascosto.»
Lo dichiara Renzo Masolo, consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, commentando i risultati del monitoraggio delle acque sotterranee nei cantieri della circonvallazione ferroviaria AV/AC di Trento.
«Non solo i dati sono arrivati con un ritardo di oltre un mese – aggiunge Masolo – ma emergono fatti gravissimi: piezometri distrutti o sepolti all’interno del cantiere, dati tenuti riservati per settimane, e valori di piombo trietile e dietile fino a 300 volte oltre la norma. È inaccettabile che si parli di “trasparenza idraulica” mentre si rischia di diffondere l’inquinamento dalla zona industriale fino al cuore della città.»
Il consigliere evidenzia come la vicenda trentina sia parte di un problema più ampio:
«In Veneto conosciamo bene cosa significhi convivere con falde compromesse. Dai PFAS dell’ex -Miteni a quelli delle terre di scavo delle gallerie della SPV, le istituzioni hanno troppo spesso gettato lo sguardo altrove, ritardando interventi di bonifica e sottovalutando i rischi per la salute pubblica. È necessario un cambio radicale di paradigma: servono bonifiche immediate, nuove barriere idrauliche e controlli più precisi e puntuali; se serve anche indipendenti, non opere che amplificano il danno.»
Masolo chiede che più risorse pubbliche siano destinate a mettere in sicurezza e bonificare i territori contaminanti. Le grandi infrastrutture ferroviarie che stanno per essere realizzate a Trento e a Vicenza stanno solo riportando alla luce la “polvere” che in questi decenni è stata messa “sotto il tappeto“ a causa di una politica poco lungimirante.
«Il futuro non può essere costruito su falde avvelenate. Ogni euro speso per la bonifica è un investimento in salute, sicurezza e credibilità delle istituzioni. Serve trasparenza, responsabilità e una chiara priorità politica: la tutela dell’ambiente e delle persone prima di tutto.»




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