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Carcere Vicenza: situazione esplosiva ma al Governo non interessa.

Quanto avvenuto presso la Casa circondariale di Vicenza negli ultimi giorni è l’ennesima conferma di una situazione esplosiva. Il Governo volta le spalle non solo ai detenuti, ma anche al personale penitenziario che non vien esposto nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro. Il carcere di Vicenza è sovraffollato a tal punto da non consentire una gestione efficiente e civile. Ma la situazione non è destinata a migliorare fino a quando il Governo non destinerà risorse sufficienti agli Uffici di esecuzione penale esterna (UEPE), in quanto il carcere dovrebbe costituire la estrema ratio e non un contenitore generico per qualsiasi tipo di pena. I percorsi alternativi al carcere sono utili a tutta la comunità; invece, non si tiene conto dell’importanza di un reinserimento appropriato dei detenuti. Anche la Regione può fare la sua parte mettendo a disposizione alloggi, anche a uso foresteria, per coloro che potranno accedere ai percorsi di pena alternativi. Il mio impegno a sostegno dei detenuti e di tutto il personale che presta servizio all’interno delle carceri rimarrà costante.

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#LA BUONA AMMINISTRAZIONE

Sono nato e risiedo con la mia famiglia a Bassano del Grappa (Vi). Perito agrario dal 1990 e  fisioterapista dal 1997. Ho potuto lavorare per molti anni presso l’Ospedale di San Bassiano. Dopo l’esperienza in Consiglio comunale a Bassano, eletto Consigliere comunale nella lista civica ‘Bassano per Tutti’, ho aderito al progetto di Europa Verde candidandomi nel 2020 al Consiglio regionale. Nel luglio 2024, da primo dei non eletti, subentro alla Consigliera Cristina Guarda ora euro parlamentare per European Green Party. Da sempre, sono impegnato nella mobilità sostenibile. Da padre mi sforzo di guardare il mondo attraverso gli occhi dei miei figli, costruendo ponti, per citare Alex Langer.

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