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Pfas: Studio epidemiologico sola Ulss 8 non ha senso. Al ritardo si aggiunge la beffa.

Uno studio epidemiologico sul nesso tra Pfas e malattie con 10 anni di ritardo e circoscritto a una porzione molto delimitata rispetto a quella effettivamente coinvolta dalla contaminazione è uno specchietto per allodole. L’obiettivo dichiarato dalla Regione era quello di contribuire al dibattito scientifico, ma al momento l’unico traguardo raggiunto è un vespaio di polemiche e l’ilarità di molti cittadini coinvolti. L’annuncio di questo studio è avvenuto in campagna elettorale per le elezioni regionali e ben dopo la sentenza del Tribunale di Vicenza. Oltretutto, sorprende che questo studio dovrebbe interessare solo l’Ulss 8, andando così a escludere ampie aree incluse nella zona rossa, oltre che le provincie di Padova e Verona. Ancora una volta i cittadini apprendono a cose fatte, mi auguro che la Regione accolga almeno l’invito di mamme No Pfas e associazioni a un incontro chiarificatore.

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#LA BUONA AMMINISTRAZIONE

Sono nato e risiedo con la mia famiglia a Bassano del Grappa (Vi). Perito agrario dal 1990 e  fisioterapista dal 1997. Ho potuto lavorare per molti anni presso l’Ospedale di San Bassiano. Dopo l’esperienza in Consiglio comunale a Bassano, eletto Consigliere comunale nella lista civica ‘Bassano per Tutti’, ho aderito al progetto di Europa Verde candidandomi nel 2020 al Consiglio regionale. Nel luglio 2024, da primo dei non eletti, subentro alla Consigliera Cristina Guarda ora euro parlamentare per European Green Party. Da sempre, sono impegnato nella mobilità sostenibile. Da padre mi sforzo di guardare il mondo attraverso gli occhi dei miei figli, costruendo ponti, per citare Alex Langer.

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