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Fratta-Gorzone, le preoccupazioni dei cittadini non sono ideologiche, minimizzare lo è

  • Immagine del redattore: Mattia Stella
    Mattia Stella
  • 4 set 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Le acque del Fratta-Gorzone sono un problema, annoso, che non dipende esclusivamente dalla presenza di Pfas. È come un enorme carrello della spesa, carico di sostanze chimiche, che arriva bello carico a valle, andando a sbattere contro la vita quotidiana dei cittadini e le attività agricole. Poiché questo schianto si ripete ogni anno, è evidente che vi siano delle responsabilità diffuse, non attribuibili a chi denuncia quanto sta accadendo.


Sia i dati Arpav sia la campagna ‘Operazione fiume’, condotta da Legambiente, hanno fornito dati utili a cittadini, amministratori e consorzi. Il quadro che emerge evidenzia una gamma di inquinanti che comprende senza dubbio i Pfas, attribuibili soprattutto alle attività industriali nel vicentino, ma anche pesticidi e batteri fecali, questi ultimi ancora nei limiti consentiti, ma in quantità superiore ai valori usuali, conferibili a un ventaglio di responsabilità più esteso. Qualcuno lamenta i costi esorbitanti di una eventuale bonifica di questo fiume, questione che non ignoro soprattutto alla luce del fatto che tali costi spesso gravano esclusivamente sulle spalle degli enti pubblici e restano a costo zero per chi inquina.


Tuttavia, è evidente che in assenza di una consolidata azione di monitoraggio si rischia di perpetuare una situazione che è grave. Trincerandosi dietro al benaltrismo economico e se chi inquina non ha nulla da temere, come si pensa di porre soluzione a un problema che riguarda soprattutto i cittadini? Nessun fiume è dotato di modalità auto-pulente.



 
 
 

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#LA BUONA AMMINISTRAZIONE

Sono nato e risiedo con la mia famiglia a Bassano del Grappa (Vi). Perito agrario dal 1990 e  fisioterapista dal 1997. Ho potuto lavorare per molti anni presso l’Ospedale di San Bassiano. Dopo l’esperienza in Consiglio comunale a Bassano, eletto Consigliere comunale nella lista civica ‘Bassano per Tutti’, ho aderito al progetto di Europa Verde candidandomi nel 2020 al Consiglio regionale. Nel luglio 2024, da primo dei non eletti, subentro alla Consigliera Cristina Guarda ora euro parlamentare per European Green Party. Da sempre, sono impegnato nella mobilità sostenibile. Da padre mi sforzo di guardare il mondo attraverso gli occhi dei miei figli, costruendo ponti, per citare Alex Langer.

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